Da un mese mi lesso in casa, tra tosse e febbre del treenne e giornate nebbiose. Quel treenne giocherellone e un po’ capriccioso è il mio prolungamento umano ed emotivo, praticamente h24. E in questa situazione da ospedale è stata sempre più dura prendere la bici. Così da ciclo-mamma
Autore: marsi
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Se nel farlo sento sempre quel misto di entusiasmo e attesa, disfare l’albero all’improvviso diventa la cosa più noiosa da inserire tra le cose più barbose della terra. Quando ormai quell’abete silenzioso è diventato un pezzo di arredo che quasi s’intona a tutto il
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Tutto vero e giuro, alcune, di averle sentite con le mie orecchie. Fatevi due sane risate:
– arrivi a lavoro sudato fradicio e puzzolente come un pecorino fuori del frigo. Poi bisogna caricarsi di bagnoschiuma, deodorante e cambio… una fatica; – non posso vestirmi
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Ma quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così… pressappoco uguale a quella di uno zombie dopo un rave party dall’altra parte del continente. Sì, sì è proprio quella appartenente alla fauna della lunga notte di San Silvestro che potete comodamente
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Meno uno al primo gennaio 2016. Mano uno a quelli che ti chiedono “cosa fai per Capodanno?”. Meno uno al 3, 2, 1 Brindisi, soprattutto con gli sconosciuti. Meno uno a metà delle feste di Natale che finalmente sono passate. Meno uno ai vestiti rossi e di paillettes che per varie
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Non ditemi che sono la solita lamentosa. Ma qui a Rimini siamo praticamente sepolti dalla nebbia. Fitta, umida, insidiosa, bianca, invadente. Da giorni e giorni non si vede nulla. Impossibile muoversi in bici, se non per suicidarsi o respirare a pieni polmoni aria di smog. Impossibile farsi
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Eccoci con la sacro-santa lista dei buoni propositi. Bisogna farla, è un must. Tutti ne hanno una, tutti poi la scordano il due gennaio. Ma porta bene farla, è un’abitudine consolidata, un rito profano che ci fa sentire migliori, cresciuti, adulti consapevoli dei nostri limiti, perché
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Il Natale è per i bambini. A loro bisogna fare i regali. Per loro si muove Babbo Natale, Gesù bambino, la nonna, il nonno, il vicino di casa, lo zio mai visto. Ok…. però a un certo punto basta. Quando è troppo è troppo: quando attorno a te vedi solo pacchi da scartare senza
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Se qualcuno un giorno mi avesse detto che avrei passato gran parte dei miei Natali in Sardegna non ci avrei creduto. Eppure è andata così. Fino quasi a sentirmi a casa. A sentire l’odore dei ravioli all’arancia, a conoscere dove fanno il caffè più buono, a girare la città come
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Per chi ama pedalare senza sali scendi, senza auto, senza l’ansia dei chilometri ma con un panorama mozzafiato per tutto il tragitto il Poetto di Cagliari fa al caso vostro. Questa mattina sembrava estate: sole, tepore sulle spalle, lieve brezza marina e tanta voglia di rilassarci. Qui