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La morale è: donne, non prendetevi troppo sul serio. La bici non è tutto, ma può aiutarvi a trovare la giusta chiave di lettura per affrontare il quotidiano in maniera più leggera. In bici i pensieri e le endorfine si mettono in moto, (scusate, in bici) e da quell’altezza tutto assume un’altra prospettiva. E ammettiamolo, sempre da quel metro sopra la terra, ci sentiamo anche un po’ più interessanti. In bici tutto vale. Persino gonne e tacchi possono avere la meglio. Al bando la storia del sudore, dei capelli arruffati, delle scarpe non adatte. Ci si organizza. Ci si prova. Perché l’effetto bellezza in bicicletta si può sempre ottenere. Anche se l’età avanza e lo stacco di coscia non rende giustizia. Si sa la bellezza non è data dall’età ma solo da come noi ci sentiamo. E in bici ci siamo solo noi. Single, belle o brutte, come mamma ci ha fatto. E la conclusione che la differenza la fa solo il nostro temperamento, come scrive Liz Tuccillo nel suo ultimissimo best seller Single ma non troppo dovremmo imparare a «volerci bene con fierezza. Come una leonessa che protegge i suoi cuccioli. Come se fossimo sul punto di essere aggredite da una banda di delinquenti… dovremmo riscoprire la nostra anima vichinga, indossare un’armatura scintillante e amarci con tutto il coraggio possibile». In bici tutto questo è possibile. Non solo più sostenibili e a zero impatto ambientale. A guadagnarne è la forma fisica e il portafoglio. Dal punto di vista sociale, ed è qui che vi voglio, rimane un mezzo “che comunica”: è più facile chiacchierare, fare amicizia ma soprattutto organizzarsi. Provare per credere.

 

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