Il mio motto è: ottimizzare per viaggiare leggeri. Quando si ha un bimbo piccolo questa filosofia può sembrare difficile e inapplicabile. Poi un giorno ti accorgi che nella borsa del bebè – che pesa una tonnellata – ci è finito di tutto, anche il tuo spazzolino dei denti. È successo, non scherzo. Così ho deciso di portare con me il minimo indispensabile, riducendo i volumi e scegliendo per priorità. Sto diventando sempre più brava. Una borsa, la mia o lo zainetto del bimbo, per farci stare tutto. Sì, perché in bici, con quindici chili posteriori, il carico va ridotto drasticamente. Acqua, snack, soldi, pannolino ( uno rigorosamente), fazzoletti o salviette, sporti a in tessuto per eventuali acquisti e arrivederci e grazie. Quando il tempo è incerto impermeabile per il piccolo ultra pieghevole, bandana per la gola. La bici in sé non necessita di tanti accessori, catena a parte. Dunque meglio viaggiare senza troppi fronzoli. È chiaro che se il piccolo finisce dentro una pozzanghera, si versa il succo addosso o si distrugge i pantaloni nel parco la via di casa è l’unica da prendere. Ma a noi piace così.

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