Ho realizzato il sogno: pedalare tra le strade di Parigi. E non una Parigi qualunque ma quello che io da sempre porto nel cuore, che mi ha fatto innamorare di questa città, che mi ha fatto tornare più di una volta, con diverse persone, in diversi periodi, pensando sempre che fosse una buona idea. Sto parlando del Marais. È il 3rd arrondissement, sulla riva destra della Senna, quello delimitato dall’Hôtel de ville a ovest, dalla Senna a sud, da piazza della Bastiglia a est e da piazza della Repubblica a nord.

Il mio bike tour nel Marais è iniziato al Beaubourg, il centro nazionale d’arte e cultura più famoso della città, non tanto per le sue opere (ammetto di non esserci entrata) quanto per la sua controversa struttura realizzata da Renzo Piano.

Mi sono affidata a Paris Bike Tour, un’agenzia turistica in rue Brantôme, metro Rambueteau o Les Halles, insomma nel cuore della vita pulsante. Tutti giovani, super dinamici e amanti delle due ruote. Propongono tour dedicati alla città, in maniera mirata, cercando di approfondire un quartiere alla volta. O almeno, ci si prova. Questa città è talmente grande che forse non basterebbe un anno per girarla da capo a fondo.
Bici confortevoli e in dotazione cestino, seggiolino per i bimbi, impermeabile in caso di pioggia e caschetto. Con noi una bravissima guida inglese che ci ha accompagnato spiegandoci ogni angolo della città eterna.

Ci siamo dati appuntamento alle 14:30 e per tre ore non abbiamo fatto altro che pedalare attraversando quelle strade che a piedi ho percorso decine di volte. In bici, però, la prospettiva cambia, e tutto diventa più fluido, urbano e meno convenzionale. Siamo partiti dal Centre Pompidou con la famosa Fontaine Stravinsky. A seguire l’Hôtel de Sens, il Village St Paul (bellissimo per la sua originalità), Place des Vosges dov’è stato bello fermarsi a guardare quelle case, tra le più vecchie della ville. Nel quartiere du Marais non potevamo non pedalare in rue des Rosiers e non lontano da lì fare sosta al Musée Picasso (Hôtel Salé).


Breve pausa caffè nel “profumoso”Marché des Enfants Rouges” dov’è stato difficile non sedersi e mangiare tutto. Dopodiché siamo usciti dal Marais, con gli occhi pieni di emozioni e abbiamo pedalato alla volta del Palais-Royal (colonnes de Buren) a me sconosciuto: originale la piazza con le colonne tagliate dove centinaia di bimbi trascorrono il loro dopo scuola e tanti altri corrono nello sconfinato giardino di fronte.
Scontati, ma pur sempre interessanti, il Louvre et Pyramide e tutto il lungo Senna dove, da aprile, hanno aperto una lunga pista ciclabile in cui i padroni sono i ciclisti e basta. E per me, quello, è stato uno dei momenti più belli: il sole in faccia, il Pont-Neuf, l’ Ile de la Cité, Notre-Dame. Cosa chiedere di più?

Se anche voi volete provare a vivere quest’esperienza basta contattare www.parisbiketour.net, sono davvero gentili e sapranno darvi le giuste indicazioni.

 

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