Per natura sono attratta dai piccoli borghi. E’ come se tutti fossero quel paesino in Molise che ogni estate, fin da piccola, diventava la mia seconda casa. E in parte lo è stato. Così qualche fine settimana fa, con la scusa delle acque termali, abbiamo dedicato qualche ora al piccolo borgo di Bagno di Romagna, in provincia di Forlì-Cesena, nell’Appennino tosco-romagnolo.

Infatti, parte di tutte le foreste che vedrete fanno parte del parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, all’interno del quale è presente la riserva naturale integrale di Sasso Fratino, la prima istituita in Italia e una delle più pregiate d’Europa, inserita il 7 luglio 2017 dall’UNESCO nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Per visitarlo, con tanto di pausa caffè, ci vuole poco meno di un’oretta. Molto caratteristica la piazza del centro storico con la basilica romanica di Santa Maria Assunta e il famoso Grand Hotel Terme Roseo che nasce proprio all’interno dell’antico Palazzo dei Conti Biozzi.

Tutti i negozietti, seguono il file rouge di questo borgo, ovvero la ricerca del benessere. Di fatti noi siamo venuti qui per le sue sorgenti termali. Si tratta di acqua bicarbonato-alcalino-sulfurea, minerale, ipertermale che esce a una temperatura di 47 °C. Ma non è una scoperta visto che già i Romani venivano fin qui per farsi il Balneum.

Se avete con voi i bimbi è doveroso il tour al Sentiero degli Gnomi, nel cuore della foresta. Si tratta di due chilometri circa nel verde, tra fermate con casette, gnomi e filastrocche. Difficile farla con il passeggino. E’ indicato per un bimbo che almeno sia autonomo nella camminata.

Ovviamente la primavera è il mese più bello per far visita agli gnomi… perché basta un po’ di pazienza e loro ci sono davvero!

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