image

La verità è che quando si hanno dei bambini noi adulti ci cimentiamo in cose che non avremmo mai fatto in vita nostra: la ruota della morte al parco giochi, la gara di corsa all’indietro, mangiare carote e finocchi di mattina, scavare buche al parco fino a far arrivare la guarda forestale, visitare mostre dei fumetti che neanche in un’altra vita.

Questa è stata la volta dell’acquario: non fosse stato per il treenne forse non ci sarei mai andata. Me l’avessero detto non ci avrei creduto e invece… e invece mi sono divertita più io che lui. Perché vedere gli squali faccia a faccia o fare le boccacce al pesce palla fa un gran effetto. Arrivati in un giorno feriale (solo noi e gli addetti) ci siamo subiti messi a nostro agio. Giusto per prendere padronanza delle vasche ci siamo diretti al percorso blu, quello per cui vale davvero la pena venire all’acquario.

image

Devo fare l’elenco delle specie? Direi di no ma tra squali e pesci di vario genere c’è da perdere la testa. Di foto ne abbiamo scattate a mucchi tanto nessuno ci rubava la scena… ma purtroppo il risultato è stato scarso: il divieto del flash e il buio assoluto dei luoghi non hanno reso giustizia. Però, a modo mio, ho messo a punto una breve galleria della camera oscura.

I PRO
– mega parco che collega quattro padiglioni. Bellissimo in primavera per fare il picnic;
– ristorante di pesce economico dentro l’acquario con tanto di giochini esterni;
– fasciatoi funzionali per il cambio pannolini. E non è poco;
– l’acquario si trova nelle vicinanze della spiagge. Appena un minuto e siete al mare;
– a giugno arrivano i pinguini imperatore;
I CONTRO
– divieto del flash: con ambienti così bui dovete essere dei professionisti della Canon;
– parcheggio a pagamento, 5 euro. Tocca…
– percorso Giallo un pochino scarno: appena due spazi dedicati ai caimani e lontre;
– area mostre dedicata agli squali poco interattiva;
– tempo di visita piuttosto lungo, quindi con bimbi piccoli munitevi di passeggini.

image image image image image

Lascia un commento