Mamma mi prendi il pallone?
Come scusa…?? Aspetta devo chiamare la nonna per la cena
Mammmmmma
Un secondo tesoro la telefonata non parte
Mammmma voglio il mio pallone
Il pallone, sì, ecco, aspetta due secondi che rispondo alla Marti.
Mammmmma daiiiii
Tesoro sto finendo di organizzare la cena via whatsapp, fammi respirare un secondo. Ti chiedo un secondo.
Il bimbo si arrampica e si prende la palla da solo.
Scene di ordinaria follia tecnologica al parco. Perché diciamoci la verità, chi di noi, non si è assentato per scrivere su whatsapp, mandare foto, inviare mail, controllare il meteo e così andando avanti?
Però certe volte siamo da ricovero. E i nostri figli piccoli, che in quel tunnel (quello dei social ovunque) ancora non ci sono entrati, ci mettono di fronte a tutta la nostra superficialità. Genitori che mentre chiattano non trovano più il figlio, altri che se lo vedono arrampicarsi sopra il palo della luce, alcuni addirittura l’hanno già trovato a casa per cena. Potrebbe far ridere ma a me mette tanta tristezza. Il tempo del gioco con i piccoli si è trasformato per noi grandi in un tempo da riempire con altro. Se lui fa l’altalena mi faccio una chiamata, se lui gioca sullo scivolo aggiorno il mio stato Instagram, se fa merenda whatsappo la mia amica. Per favore ricoveriamoci tutti.

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