Come dice una pubblicità che gira in questi giorno in televisione “la felicità è in fondo una piccola cosa”. A noi mamme basterebbe guardare i nostri piccoli per farci passare tutto. Ma a volte ce ne dimentichiamo. Vorremmo di più, vorremmo di meno. Vorremmo lavorare fuori casa o stare di più a casa. Vorremmo concederci un’ora libera, vorremmo vivere senza il senso di colpa. Siamo in costante discussione con noi stesse. Aspiriamo ad essere migliori, piu brave, più presenti, piu severe, più amorevoli e ci sfiniamo con mille paranoie. La maternità è una cosa difficile. Libretto di istruzioni, please. Ma ugualmente non basterebbe. E così entriamo in una vita di ansia da prestazione, dove chiunque, animali compresi, si aspettano qualcosa da noi: di ben fatto, ben servito, ben lavato, ben, cucinato, ben spiegato ecc… . Noi dove siamo finite? Toc, toc c’è qualcuno? Perse nel marasma dei nostri pensieri ci dimentichiamo della nostra felicità. Di quanto ci basterebbe poco. Meno carico sulle spalle e sulla testa per accorgerci che non dobbiamo fare tutto noi, che il bello di crescere un cucciolo sta nel condividere con lui le nostre debolezze. E anche il piccolo capirà che non siamo invincibili ma semplicemente umane come lui.

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