Ho consumato 21 grammi di leggerezza (parafrasando il caro Fedez). Noi mamme però questa leggerezza non sappiamo prendercela, o almeno far finta ogni tanto. Parlo per me che ogni mattina, con il treenne carico a palla alle sei, scendo in trincea. Verità. Più che una giornata inizia una piccola battaglia con me stessa fatta di responsabilità, di cose da fare e sbrigare, di capacità materne d’affinare e altre completamente da imparare. Di dimostrazioni e soddisfazioni da dare e problemi da risolvere. Niente di inumano, non lo è affatto. Basterebbe il più delle volte fermarsi e scavare in fondo alla borsa: lì c’è quella leggerezza. Quella di cui spesso mi vanto rispetto a mio marito, quella che dico di avere ma che utilizzo poco. Sarebbe tutto un’altro vivere e alla fine farei le stesse cose senza imbronciarmi, incaponirmi, senza quell’impuntarmi serioso e bacchettone. Così, promesso, voglio prendermi la mia dose di leggerezza…

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